Report giornaliero 14/04/09

 

 

14 aprile: 3/4 della flotta ES MarsicaGiornata veramente positiva quella di oggi: abbiamo caricato ben 4
mezzi con frutta e verdura fresca,

 

materiale elettrico e per
illuminazione, cosmetici, piatti e bicchieri di plastica, molte coperte
ma anche pasta, acqua e vestiario. 

Decisiva la collaborazione di un passante di Avezzano che ci ha visto caricare il materiale e si è offerto di incolonnarsi…

 

 


Campi raggiunti:

– Poggio di Roio
– Bagno (chiesa grande)
– Bagno 1 (Lilletta)

 

Giornata veramente positiva quella di oggi: abbiamo caricato ben 4 mezzi con frutta e verdura fresca, materiale elettrico e per illuminazione, cosmetici, piatti e bicchieri di plastica, molte coperte ma anche pasta, acqua e vestiario.
14 aprile: Orazio, il neo-acquisto di ES Marsica

Decisiva la collaborazione di un passante di Avezzano che ci ha visto caricare il materiale e si è offerto di incolonnarsi a noi col suo 4×4, cosa che ci ha permesso di fare un carico veramente enorme (e del resto si parla di 336,10 euro di spese per la giornata appena passata). 

Segnalo un paio di informazioni che danno il senso e la dimensione delle necessità dei "nostri" campi.

1 – L’80% delle risorse arriva tramite privati, da volontari spontanei e/o più o meno organizzati, ancora una volta ci viene confermato come gli aiuti dal basso siano non importanti ma fondamentali per la sussistenza dei campi.

2 – Strutture basilari come impianti elettrici, sistemi di riscaldamento, docce non sono ancora disponibili a 8 giorni dalla scossa (e nel caso di Bagno, perdonate il gioco di parole, i bagni chimici sono arrivati da pochi giorni). Segnalo come la notte la temperatura vada ancora ben oltre lo zero, in un contesto in cui la popolazione molto spesso ha un’età media piuttosto alta. La mancanza di docce invece costringe la popolazione dei campi a "lavarsi" con salviettine umidificate, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, chi ha ancora una casa che sta in piedi, (e un gran coraggio), vi fa ritorno per accedere alla propria doccia. Una casa che sta in piedi significa una casa danneggiata, crepata, molto probabilmente con seri problemi strutturali.

 

A Poggio di Roio ci è stato segnalato un umore piuttosto esplosivo tra la popolazione del campo dovuto ad errori di gestione del materiale giunto al campo nei primissimi giorni, in sostanza chi ha voluto fare il furbo è riuscito ad accaparrarsi più roba di altri. 

Ci è stato assicurato dai ragazzi che gestiscono il campo (Ordine di Malta, Scout ecc) che questo problema non esiste più e che tutto è organizzato a dovere nello smistamento degli aiuti, tuttavia resta un clima di sospetto da parte della popolazione del campo che spesso cerca di relazionarsi direttamente con noi. Per quanto ci riguarda la gestione democratica (ed efficiente) degli aiuti consegnati è un aspetto fondamentale e inderogabile, ragion per cui alla prossima voce di questa natura sospenderemo gli aiuti nei campi eventualmente interessati ed entreremo tenda per tenda a raccogliere interviste e testimonianze.

En passant, oggi è prevista una riunione col coordinamento di Fossa, alla luce della quale dovrebbe ufficializzarsi la dimensione geografica del nostro intervento, cioè l’area a sud-est di L’Aquila (una delle più colpite dal sisma).

In questi otto giorni abbiamo sviluppato una rete di contatti, un livello di coordinamento e soprattutto direi dei rapporti interpersonali con la gente nei campi che ci riconosce, ci offre pranzi, si trattiene con noi per parlare, per scherzare, per lamentarsi oltre che ovviamente per farci richieste di ogni tipo, purtroppo anche quelle che non possiamo soddisfare (materiale industriale, per riscaldamenti, tende ecc).

Non avrei mai immaginato che il nostro livello di intervento nei campi potesse raggiungere questa dimensione e questa importanza, siamo caricati di grossissime e inaspettate responsabilità essendo tra i primi fornitori di alcuni beni (specialmente verdura e frutta fresca dopo l’accesso a un ingrosso ortofrutticolo), stiamo facendo del nostro meglio perdendo sonno e peso per star dietro alle enormi necessità che ci sono nei campi. Non ho fatto in tempo a finire questo post (che doveva essere fatto nella serata di ieri ma ero veramente ko) che mi chiamano dal campo di Bagno Lilletta per una fornitura ortofrutticola, la telefonata è iniziata così: "si salve siete i primi della lista, c’è scritto affidabile accanto al vostro numero, noi avremmo bisogno di…"

Ma questa non è un’autocelebrazione, se scrivo certe cose è perchè vogliamo continuare ad assicurare il nostro impegno e la nostra disponibilità, ma purtroppo economicamente le cose stanno andando piuttosto male, abbiamo bisogno di più fondi altrimenti rischiamo di fermarci in un paio di giorni.

E’ necessario un passaparola, una raccomandazione, una "pubblicità" che ci permetta di accedere a nuovi fondi.

Tutto è rendicontato, tutto è visibile, tutto è trasparente. Ho un archivio che avrà già 40 pagine di documenti, richieste, informazioni. Appena abbiamo un attimo di tregua vediamo di metterlo online in modo da incrementare il livello di trasparenza.

Per il momento, abbiamo fondamentalmente bisogno della vostra fiducia.

Grazie.

ps. sono in partenza, stasera oltre al report relativo alla giornata di oggi troverete tutte le foto e i video che non sono riuscito a caricare nella giornata di ieri.

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