Progresso e burocrazia.
Oggi abbiamo servito i seguenti campi:
– Bagno (Chiesa grande)
– Bagno (Lilletta)
– San Felice d’Ocre
– Valle d’Ocre
Il campo di Poggio di Roio non ci ha comunicato richieste per la giornata di oggi, ho saputo che c’erano diverse televisioni al campo per via di alcuni funerali celebrati stamane (quand’è così c’è sempre tutto), sicchè come prima tappa siamo andati dalla famiglia in container cui abbiamo portato un po’ d’acqua, frutta e verdura fresca, del sapone per panni e creme assortite per bambini (gentilmente offerte da una passante di Avezzano). La loro presenza è nota al campo di Monteluco presso il quale di recano per avere aiuti, tuttavia, avendo bambini molto piccoli, preferiscono evitare troppi spostamenti e anche per quanto riguarda i pasti (grazie anche alla presenza di un camino) si organizzano in modo tale da dover abbandonare il meno possibile l’abitazione.
Il campo di Chiesa grande registra il completamento delle infrastrutture basilari: stamane, raccontata come si farebbe con una leggenda di paese, girava voce che qualcuno del campo avesse addirittura fatto la doccia. Continuano ad esserci segnalati alcuni generici contrasti tra la componente che dai primi giorni ha autogestito il campo e la Protezione civile giunta successivamente sul posto, la quale naturalmente rivendica piena libertà operativa, organizzativa e decisionale. In ogni caso, la situazione nel campo era buona grazie anche all’arrivo di materiale da parte di altri privati (che continuano a giocare un ruolo chiave nella distribuzione di aiuti nei campi), sicchè abbiamo consegnato più che altro frutta e verdura fresca, asciugamani e uno scatolone di cosmetici.
Al campo di Lilletta si attende la sera per avere luce e riscaldamento funzionanti, mentre per quanto riguarda le docce pare ci sia da aspettare la giornata di domani o un altro paio di giorni. Anche qui carico di frutta e verdura (124,15 euro), scatolame, cosmetici e prodotti per l’igiene. Di ritorno dal consueto giro, visto che avevamo ancora qualche cassetta di verdura, abbiamo contattato alcuni campi in zona per capire se ne avevano necessità, e grazie a questo siamo venuti a conoscenza di un giochino burocratico piuttosto discutibile.
Consegnato il carico a San Felice d’Ocre (uno dei migliori campi per organizzazione e igiene a detta della ASL), abbiamo sentito una voce di corridoio da gente interna al campo secondo la quale, dal momento che "la prima emergenza può considerarsi cessata", il COM4 (Protezione civile) avrebbe deciso di sospendere i rifornimenti gratuiti ai campi, ragion per cui, se un campo richiede un bene, la richiesta deve prima passare per il sindaco del paese, il quale deve valutare se appoggiare o meno la richiesta e pagare affinchè il suddetto bene arrivi. A questo punto se la richiesta non è considerata prioritaria o il comune per qualunque altra ragione non paga il bene naturalmente questo non arriva. Al di là della teoria ci è stato riferito che ieri e oggi nel suddetto campo i pasti sono stati a base di formaggio e affettati poichè la verdura richiesta (che in certe situazioni non dovrebbe mai mancare pena il rischio di malattie e disfunzioni varie) probabilmente è andata persa nella voragine burocratica. Al momento non abbiamo dichiarazioni ufficiali e non credo le avremo mai, tuttavia questo è quanto ci è stato riferito da gente che lavorava nel campo (stasera c’è stato il cambio di personale), ragion per cui nei prossimi giorni cercheremo di fare chiarezza sulla situazione e sulle intenzioni dei COM in generale.
Prossimamente ci attiveremo per raggiungere alcuni campi autogestiti e fare un sopralluogo nelle zone meno servite, abbiamo notizie di problemi con pidocchi (anche in alcuni campi "ufficiali") e presumibilmente ci sono ancora tutta una serie di questioni superate o quasi negli altri campi, vi diremo di più lunedì dopo la riunione di ES.
Entro l’inizio della settimana prossima inizierà la digitalizzazione dell’archivio cartaceo prodotto sinora con ricevute, informazioni sui campi e contatti acquisiti.
Grazie ai tanti che ci contattano quotidianamente per donare o per rendersi utili in qualche modo.