Il report della giornata di oggi non può non essere incentrato su quello che abbiamo visto e sentito stamane nel campo di Poggio di Roio dove ci siamo recati per consegnare il carico richiesto (prese elettriche, ciabatte plastica, guanti monouso, avremmo dovuto trasportare anche altro ma non è stato possibile per ritardi burocratici).
Venendo alla cronaca, un gruppo di cinque o sei abitanti del campo ha aggredito verbalmente alcuni volontari CISOM che gestiscono il campo minacciando addirittura "azioni di forza" nel caso in cui le proprie rivendicazioni non venissero ascoltate.
I motivi di tale esasperazione sono vari e riassunti in una piccola "intervista" che abbiamo girato all’esterno del campo (online nel giro di qualche ora): si va dalla critica della qualità e quantità degli approvvigionamenti, giudicati insufficienti, alla frustrazione per i ritardi nella consegna delle infrastrutture basilari e per la mancanza di spazi pubblici al riparo dalle intemperie. In realtà alcuni scout nei giorni scorsi ci avevano già riferito di una certa conflittualità all’interno del campo, ma onestamente non ci aspettavamo questa realtà in uno dei campi migliori, almeno "da fuori" (per usare l’espressione degli intervistati), tra i vari che abbiamo servito nelle ultime due settimane, un’esperienza che ci sprona tra l’altro ad essere sempre più attenti nell’osservare e captare gli umori delle popolazioni nei campi.
A onor del vero va detto che solo una parte delle lamentele e delle critiche è direttamente riferibile all’operato del CISOM e degli scout, anche se ovviamente è verso i corpi presenti nel campo che si riversa tutto il malessere e lo stress accumulato, tuttavia nel corso di questi giorni abbiamo costruito rapporti sinceri con alcune figure anche di rilievo all’interno del campo e siamo certi del fatto che, al di là delle difficoltà oggettive e delle mancanze altrui, ci sono persone che stanno facendo tutto il possibile per rendere meno amara possibile la vita degli sfollati.
Premesso ciò e anzi a maggior ragione una testimonianza come quella che abbiamo raccolto merita di girare in lungo e in largo affinchè si metta pressione su quelli che sono i veri responsabili di determinate situazioni di degrado, dei ritardi e delle mancanze segnalate.
Negli altri campi la situazione sembra essersi stabilizzata, posto che gli aiuti dei privati continuano ad essere una fonte significativa per il sostentamento degli stessi, a Bagno (Chiesa grande) abbiamo consegnato verdura fresca, focacce e ciabatte di plastica per chi finalmente potrà farsi una doccia (nel campo abbiamo incrociato diversi clown che sotto il diluvio hanno allietato il pomeriggio degli sfollati e soprattutto dei bambini). A Lilletta abbiamo consegnato il consueto carico di frutta e verdura, indumenti intimi e materiale di plastica, inoltre nei prossimi giorni abbiamo intenzione di dirottare sempre a Lilletta un carico di colori e giocattoli per bambini gentilmente offerto da un gruppo di volontari di Parma.
Lungo la strada abbiamo consegnato un carico di acqua, indumenti e altro materiale di prima necessità ad un gruppo di famiglie accampate nei pressi delle proprie abitazioni: si tratta di un nucleo di circa 25 persone con vecchi e bambini, tuttavia, dal momento che per ovvi motivi non possiamo curare tutte le situazioni di questo tipo, la ragazza "referente" con la quale siamo in contatto si recherà nei prossimi giorni nelle altre abitazioni nel territorio di Cavalletto/Valle d’Ocre/Civita di Bagno per raccogliere le richieste delle altre famiglie della zona che hanno deciso di restare fuori dai campi (dove sono tuttavia regolarmente registrate per i pasti).
L’ultimo carico di verdura (zucchine) è stato consegnato dopo esplicita richiesta ai ragazzi del magazzino di Fossa che lo hanno immediatamente dirottato al campo di Coppito dove c’era forte richiesta.
La spesa della giornata è stata di 282,20 €
Ringrazio sempre tutti i donatori che ogni mattina ci permettono di caricare i mezzi e partire, a quanto pare, con nostro grande stupore, dovremo continuare ancora a lungo e tra nuove e in parte inaspettate difficoltà.
A domani!