Gli ultimi giorni sono stati molto intensi: tra il lancio della campagna 100%, l’inaugurazione della "bibliotenda" a Fossa, la consueta attività al magazzino e una serie di riunioni interne ad esterne ad Epicentro solidale ho avuto davvero poco tempo per aggiornare il blog, in ogni caso da questo momento in poi parallelamente alla stabilizzazione del contesto (nel bene e nel male) scriverò con una cadenza più ampia e in occasione di eventi rilevanti evitando report quotidiani che avrebbero meno senso che in precedenza.
Andando con ordine, la campagna 100% benchè ignorata o quasi dai media ufficiali sta andando piuttosto bene e tra i suoi firmatari compare lo stesso sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, il quale en passant commentando la gestione della ricostruzione ha parlato testualmente di "regime" e di "modello Kabul" relativamente alle scelte che si stanno prendendo. Ci è stata impedita la presentazione con volantinaggio di massa a Piazza d’Armi che al di là dell’informazione in sè avrebbe portato un po’ di colore (e calore) all’interno del campo più militarizzato e burocratizzato in assoluto e alla fine solo una delegazione molto ristretta delle realtà promotrici ha potuto accedere dopo lunghi controlli: un clima di repressione che non stupisce in un campo all’interno del quale è stata di fatto impedita la semplice esposizione di una bacheca sul "decreto Abruzzo" e che spinge a inventare nuove strategie per raggiungere una popolazione coi nervi a pezzi che rischia di esplodere da un momento all’altro.
In questo senso meriterebbe un apposito report l’episodio che ho vissuto direttamente all’interno di Piazza d’Armi: il giorno in cui abbiamo presentato la campagna siamo stati invitati a partecipare ad un’assemblea pubblica che si sarebbe tenuta in serata all’interno della tendopoli. Una volta giunto sul posto ho scoperto che quell’assemblea era stata annullata e che al suo posto si sarebbe fatta un’altra riunione indetta dalla Protezione civile finalizzata all’elezione di rappresentanti del campo (sul criterio della nazionalità). Riuscito comunque ad entrare ho assistito a mezzora di litigi, lamentele e urla disorganizzate, circa cinquanta persone che si parlavano addosso senza una minima parvenza non dico assembleare, ma anche semplicemente democratica, col delegato della Protezione civile costretto ad abbandonare anzitempo e la riunione finita in rissa (per fortuna solo verbale) senza l’elezione di un solo rappresentante e senza un solo intervento degno di questo nome, tutto ciò, ci è stato riferito, in un contesto in cui da settimane "strillatori di professione" in vista di qualche privilegio cavalcano l’esasperazione popolare per mandare all’aria qualunque momento di confronto dal basso. Questo per rendere la dimensione collettiva e umana che si vive all’interno del campo.
Chiudendo la lunga parentesi dedicata a Piazza d’Armi, sabato 16 maggio è stata finalmente inaugurata la "bibliotenda" di Fossa: un progetto reso possibile dall’aiuto, dal lavoro e dalla collaborazione delle diverse realtà che costituiscono il coordinamento Epicentro solidale, da chi ha portato i libri a chi ha procurato il tendone fino a chi ha fisicamente montato gli scaffali. La giornata è stata molto positiva dalle letture della mattina alla musica della sera con le bande Malamurga e Malancia a far ballare la popolazione nonostante un ridicolo dispiegamento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa che non ha comunque rovinato il momento di festa. I rapporti con le istituzioni comunali sono ottime e contiamo di avviare nuovi progetti che possano restare nel tempo per la comunità Fossolana. Nei prossimi giorni sul blog foto e materiale video dell’inaugurazione.
Per quanto riguarda l’attività al magazzino prosegue senza soste il lavoro di carico/scarico e consegna nei campi, nella giornata del 12 la rinnovata disponibilità economica ci ha permesso tra l’altro di smistare più di tre quintali di frutta e verdura tra i campi di Fossa, Coppito e Casamaina, il canale privato per la fornitura di questi (e altri) beni rimane un discorso importante sia per i tempi tecnici delle forniture ufficiali, sia perchè i campi autorganizzati non ricevono più aiuti dalla Protezione civile e sia perchè permette un pur minimo risparmio in un contesto in cui le casse comunali sono già in rosso e le cifre per la relativa copertura incerte.
Molte le riunioni e i momenti di confronto in questi ultimi giorni, allo studio ci sono diversi progetti e iniziative sia internamente ad ES che relative alla rete 100% e a quella contro il G8, come sempre tutte le iniziative saranno pubblicate sul blog.