Report giornaliero 04/05/09

Dal dolore alla rabbia.

Probabilmente un po’ in ritardo ma non importa, la sensazione è quella che finalmente la popolazione delle tendopoli, o almeno una parte crescente di essa, stia mettendo da parte il dolore e lo scoramento per riorganizzarsi sul territorio e far valere i propri diritti: comitati, coordinamenti o anche singoli gruppetti di persone tra le tende che cominciano a parlare di ricostruzione. In realtà c’è ancora un certo scollamento tra popolazione attiva e una massa ancora in buona parte stordita dal controllo militare, dall’assistenzialismo e dalla burocrazia, ma i germi per una prima possibile protesta si espandono e se anche sulla stampa mainstream cominciano a comparire articoli come questo, qualcosa vorrà pur dire.

In questo solco si inserisce anche la partecipata assemblea sul G8 di ieri indetta dal comitato "3:32", che naturalmente è diventata un po’ l’occasione per parlare di tutto quello che può essere correlato all’evento, dal discusso decreto del 28 Aprile (e connesse ordinanze) alla militarizzazione in atto nel territorio, alla ricostruzione stessa. L’evento ha visto la partecipazione, anche se informale, di diversi rappresentanti dei sindacati di base, del social forum e di altri movimenti e gruppi oltre che di Epicentro solidale; sostanzialmente, pur con diverse sfumature, e premesso che nei prossimi giorni ci sarà la discussione del documento finale, i punti più ricorrenti nei discorsi dei tanti intervenuti sono stati:

1 – Il rifiuto del G8, della crescente militarizzazione e dello sperpero di denaro connesso all’evento.
2 – La necessità del ritiro o quantomeno di una completa e profonda revisione del decreto n.39 del 28 Aprile a favore di una riscrittura che riconosca un ruolo primario ai comitati locali oltre che ai sindaci stessi, entrambi attualmente mortificati dal presente testo.
3 – L’importanza di una campagna di informazione internamente ed esternamente ai campi che cerchi quindi da un lato di informare le popolazioni direttamente interessate sulle decisioni che stanno letteralmente piovendo dall’alto sulle proprie teste e sulla propria pelle, e che dall’altro racconti anche al resto dello stivale il disegno che si sta realizzando (o che si vorrebbe realizzare) nell’Aquilano.

Venendo alla giornata di oggi, abbiamo trasportato il seguente materiale: detersivi per lavatrice, prodotti per l’igiene, disinfettanti, creme per bambini, detergenti e deodoranti.

Dall’inizio della nostra attività a partire dal magazzino di Fossa abbiamo rifornito e continuiamo a rifornire più di cinquanta realtà tra campi e micro-nuclei sparsi in tutto il territorio, senza contare le singole famiglie che quotidianamente accedono al magazzino stesso; purtroppo negli ultimi giorni la carenza di fondi ci ha imposto una ri-organizzazione volta al reperimento di materiali accesibili gratuitamente, costringendoci dunque all’esclusione di frutta e verdura fresca sebbene siano ancora fortemente richieste. Una parentesi in questo senso riguarda la tendopoli di Lilletta: ci è stato segnalato un cambio nelle procedure di approvvigionamento che rischia di lasciare sguarnito per qualche giorno il campo soprattutto per quanto riguarda le consegne quotidiane (frutta e verdura incluse), tanto per rendere ancora una volta la sussistenza di un elemento burocratico ingombrante e capace in qualsiasi momento di alterare il precario equilibrio sul quale riposano gli stessi campi ufficiali.

Nei prossimi giorni, oltre a continuare il rifornimento dei campi (grazie anche alla preziosa disponibilità di singoli volontari), all’attivazione della biblioteca a Fossa e la messa a regime del discorso cineforum, ci muoveremo per la realizzazione e/o il supporto di ulteriori progetti all’interno dei campi, anche grazie alla collaborazione con altre entità attive nel territorio, maggiori informazioni relativamente a singole attività e interlocutori saranno comunicate nei prossimi giorni non appena saranno individuate concretamente possibilità e modalità di intervento.

Anche per questi motivi a partire da domani e fino alla fine della settimana sarò accampato presso la tendopoli di Fossa, chiunque volesse raggiungermi è pregato di farlo prioritariamente via telefono dal momento che non so se e quanto frequentemente potrò controllare l’e-mail.

Prossimo report a occhio e croce intorno alla decina di maggio.

A presto!

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